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Come gestire e contestare le errate segnalazioni nelle Centrali Rischi Finanziari (CRIF): Guida per i consumatori

In un'epoca in cui la posizione personale creditizia è fondamentale per accedere a finanziamenti e prestiti, una segnalazione errata nella Centrale Rischi può avere conseguenze devastanti. 

Questo articolo offre una guida su come gestire e contestare efficacemente le segnalazioni creditizie errate, proteggendo i diritti dei consumatori e mantenendo la propria reputazione finanziaria intatta.

**Cosa significa essere segnalati nella Centrale Rischi?**
La segnalazione nella Centrale Rischi può influenzare negativamente la tua capacità di ottenere prestiti, ipoteche o altre forme di credito. Una segnalazione indica agli istituti di credito la tua affidabilità finanziaria, ma errori nel sistema possono portare a segnalazioni ingiustificate.

**Verifica della segnalazione:**
Il primo passo per ogni consumatore che sospetta un errore nella propria segnalazione è richiedere una copia del proprio profilo creditizio dalle agenzie di rating. Questo permette di verificare personalmente tutte le informazioni registrate e identificare possibili discrepanze.

**La comunicazione con l'istituto di credito:**
Se scopri un errore, è essenziale contattare immediatamente l'istituto che ha emesso la segnalazione. Richiedi una revisione dettagliata del tuo caso, inclusa la verifica di eventuali pagamenti non registrati o errori amministrativi.

**L'importanza del preavviso di segnalazione:**
Le leggi vigenti richiedono che le banche forniscano un preavviso prima di segnalare un cliente alla Centrale Rischi Finanziari (CRIF). Verifica se hai ricevuto tale comunicazione e se conteneva tutte le informazioni necessarie per comprendere e contestare la segnalazione.

**Contestare l'errore legalmente**
Se la banca non risolve l'errore amichevolmente, potrebbe essere necessario presentare un reclamo formale o cercare assistenza legale. Una rappresentazione legale può offrire ulteriori opzioni per impugnare efficacemente la segnalazione errata.

**Impatto delle segnalazioni errate e come proteggersi:**
Una segnalazione errata può impedire l'accesso a finanziamenti essenziali. È cruciale agire rapidamente per minimizzare l'impatto negativo sulla tua storia creditizia.

**Conclusione:**
Affrontare una segnalazione errata può essere un processo stressante e complicato, ma è fondamentale per mantenere la tua integrità finanziaria. Essere proattivi nella gestione della propria salute creditizia e conoscere i propri diritti sono passi essenziali per ogni consumatore responsabile.


Se hai domande o hai bisogno di assistenza per contestare una segnalazione errata, non esitare a contattare. La tua storia creditizia è troppo importante per lasciare al caso la risoluzione di questi problemi.


Accertata la non debenza l'importo di euro 5.000,00 per pregressi consumi di GAS

Nel caso affrontato, a seguito della promossa opposizione avverso il decreto ingiuntivo ottenuto dalla società venditrice la fornitura di gas, veniva accertato come non dovuto l'importo richiesto di circa euro 5.000,00.
In particolare, nella spiegata opposizione alla richiesta di pagamento, veniva provato documentalmente alla competente Autorità Giudiziaria che il consumatore in parola aveva già da tempo rilasciato l'immobile e che, quindi, non aveva, in nessun caso, potuto fruire del servizio di fornitura del gas per il quale veniva richiesto il pagamento di euro 5.000,00.
A quanto sopra, si deduceva, altresì, che la pretesa dalla società di vendita risultava essersi ormai prescritta, in considerazione del fatto che non era giunta al consumatore alcuna valida richiesta ovvero sollecito di pagamento le fatture asseritamente insolute. 
L'Autorità Giudiziaria investita della questione, ritenendo fondate le difese spiegate nell'interesse del consumatore, con la sentenza in parola, accertava la non debenza l'importo di euro 5.000,00. 

La sentenza potrà essere letta qui 

Controversie gestori / fornitori utenze domestiche (luce - gas - acqua - telefonia) - Come comportarsi? Cosa fare?

CONTROVERSIE GESTORI / FORNITORI UTENZE DOMESTICHE (LUCE – GAS – ACQUA –

TELEFONIA) COME COMPORTARSI? COSA FARE?

I casi più comuni in cui il consumatore può trovarsi sono i seguenti:
- attivazione contratto non richiesto;
- passaggio non richiesto ad altro gestore / fornitore;
- doppia fatturazione per la medesima utenza;
- addebito di consumi superiori a quelli reali;
- addebiti per servizi non richiesti;
- addebiti nonostante malfunzionamenti e disservizi;
- addebiti per servizi al principio proposti come gratuiti;
- mancata o tardiva portabilità dell’utenza;
- tardiva attivazione dei servizi;
- sospensione o cessazione dell’utenza;
- perdita della propria numerazione;
- errata tariffazione;
- malfunzionamento / impossibilità di fruizione dei servizi

COME CONTESTARE ?

Qualora si dovessero verificare una delle ipotesi di cui sopra , la prima cosa che il CONSUMATORE / CLIENTE deve fare è presentare quanto prima un RECLAMO al proprio gestore / fornitore, chiedendo il riconoscimento degli eventuali indennizzi previsti contrattualmente o dalla normativa di settore per il caso in questione.

Il reclamo potrà essere presentato TELEFONICAMENTE al preposto servizio clienti oppure mediante una CONTESTAZIONE SCRITTA da inviare a mezzo fax / mail / pec / raccomandata con ricevuta di ritorno al preposto servizio clienti (quest’ultima è la modalità consigliata).

Con il reclamo dovranno essere indicati non solo i propri dati anagrafici (nome, cognome, codice fiscale, residenza) e tutti i dati utili per l’identificazione della propria utenza (codice cliente, numero contatore, PDR, POD, numero telefonico), ma, anche, un’esposizione chiara e dettagliata di tutti i problemi riscontrati e le proprie richieste (descrizione della problematica e richieste), così da consentire al proprio gestore / fornitore di avere contezza degli stessi e fornire quanto prima un riscontro e provvedere eventualmente alla loro risoluzione ed il riconoscimento degli eventuali indennizzi.

Entro il termine di 30/45 giorni, il proprio gestore / fornitore dovrebbe dare risposta scritta al presentato reclamo.

Qualora il proprio gestore / fornitore non dovesse rispondere oppure la fornita risposta non fosse soddisfacente, allora si dovrà provvedere ad esperire l’obbligatorio tentativo di conciliazione innanzi le competenti Autorità di Garanzia (Corecom – ARERA).

COME SI SVOLGE LA CONCILIAZIONE OBBLIGATORIA ?

La domanda di conciliazione può essere presentata personalmente dal consumatore o da un suo delegato, solo dopo aver inviato un reclamo scritto al proprio gestore / fornitore e questi non abbia fornito riscontro al reclamo o la ricevuta risposta sia considerata insoddisfacente.

Dopo la presentazione della domanda, il conciliatore provvederà a comunicare alle parti la data del primo incontro per lo svolgimento del tentativo di conciliazione che si svolge interamente per via telematica, mediante accesso all'apposita area virtuale; tale incontro deve svolgersi entro massimo 30 giorni dalla data di presentazione della domanda, mentre il termine per la conclusione di tutto il procedimento è di 90 giorni dalla presentazione della domanda di conciliazione, prorogabile per massimo 30 giorni per esigenze motivate su iniziativa delle parti o del conciliatore.

Se il tentativo di conciliazione ha esito positivo, il verbale di conciliazione costituisce titolo esecutivo.
Se, invece, la parte che ha chiesto la conciliazione non si presenta al primo incontro, il procedimento viene archiviato; se non si presenta l’altra parte, viene redatto un verbale di esito negativo della procedura.
Nel caso di verbale negativo / mancato accordo, il consumatore potrà rivolgersi alla competente Autorità Giudiziaria per far valere i propri diritti e veder soddisfatte le proprie pretese, richiedendo, in tale sede, anche il risarcimento dei danni subiti.